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giovedì 28 febbraio 2013

Una Parigi "miserabile" ma costellata di star.



Superbo adattamento cinematografico di un musical di successo, tratto dal celeberrimo romanzo del francese Victor Hugo; è un film di straordinaria potenza, emotiva e tecnica.
Il regista Tom Hooper, già premio Oscar per " Il discorso del re", non si risparmia, elaborando un lunghissimo ed entusiasmante musical, della durata di ben due ore e mezzo, ma talmente perfetto, da tenere lo spettatore incollato alla sedia fin proprio alla fine. Certo non si tratta di un film per tutti, in Italia se ne esce con pochi incassi al botteghino, superato dal temibile e pieno di nomination Lincoln, di Spielberg e dal tarantiniano Django Unchained; ma nonostante ciò, Les Miserables è un kolossal pluripremiato che profuma di Oscar. Forse merito dell'eccelso cast hollywoodiano costellato di stelle del tappeto rosso?
A cominciare dall'ottimo Hugh Jackman, che dimostra ancora una volta le sue straordinarie abilità canore; è Jean Valjean, protagonista metamorfico e tormentato. Si prosegue con la candida, delicata e struggente interpretazione della bella Anne Hathaway, una tra le attrici più qualificate quest'anno per la corsa all'Oscar. La sua è senz'altro una Fantine da brividi: la "miserabile" per eccellenza, costretta a prostituirsi per nutrire la sua bambina Cosette, la Hathaway stupisce il mondo con l'angosciante e commovente canzone "I dreamed a dream". 

Furba e intelligente la tecnica adottata del regista dei fervidi e toccanti primi piani; la cinepresa esalta la gestualità e l'espressività dei volti degli attori, insieme all'amarezza di una vita di stenti di questo popolo, ormai allo stremo, sullo sfondo di una movimentata Parigi ottocentesca, con molti ideali e sempre pronta alla ribellione. Degno di nota ed in vesti inusuali per i suoi standard, è anche il premio Oscar Russell Crowe che, dopo "Il gladiatore" e "A beautiful mind", riesce ancora una volta ad emozionare, tessendo intorno al suo personaggio una squisita genuinità, che gli calza alla perfezione. Veste i panni del crudele e temibile ispettore Javert, alla strenua ricerca del fuggitivo Valjean.
Il musical non è un genere facile, e forse spaventerebbe il pubblico sapere che l'intero film è in lingua originale e sottotitolato, invece non è altro che una perfetta trovata, per poter sentire la vera voce degli attori, e provare con loro il pathos estremo che ne è l'ovvia conseguenza.
" La lotta. Il sogno. La speranza. L'amore. " 
Questo recita la locandina del film, che non viene mai a noia anzi, infervora gli spiriti e scalda i cuori. C'è tutto dentro, dalla più opprimente disperazione, al più grande e tribolato riscatto, dall'amore espresso in molteplici forme, alla passione ed aspirazione per la libertà, e ad un futuro migliore. La loro gioia è anche la nostra, il loro patire è un "patire insieme", si entra talmente nella storia da immedesimarsi con ognuno di loro, provando pietà per un popolo di persone "Miserabili" ma sempre accese da nobilissime passioni ed ideali. Una vera delizia di film, in una cornice eccelsa, avventurosa e strappalacrime, degna di nota. Il fiore all'occhiello degli Academy Awards di quest'anno. Ancora nei cinema ed assolutamente consigliato, Les Miserables vi aspetta! Buona visione e… Vive la France!